Il programma
La Misa di Buenos Aires altrimenti nota come Misa Tango, composta dal argentino Martín Palmeri tra il 1995 ed il 1996, trae ispirazione dalle origini del tango tradizionale argentino ma anche dal tango nuevo, il cui grande esponente fu Astor Piazzolla.
Presentata a Buenos Aires per la prima volta dall’Orchestra Sinfonica Nazionale di Cuba, la Misa Tango si compone dei sei movimenti classici della messa cantata in latino: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus e Agnus Dei, ed è scritta per voce solista, coro, bandoneón e orchestra di archi. La scrittura musicale coniuga i caratteristici ritmi sincopati e le dissonanti armonie del tango con la scrittura per coro, accostando i testi sacri della messa latina con l’inconfondibile anima della musica “porteña”. In questo lavoro la grande tradizione europea va a braccetto con il tango, dando vita a uno stile di grande eleganza ed estremamente coinvolgente.
Un apporto fondamentale viene fornito dalle tecniche tipiche del tango, una danza dai toni fortemente ritmici, nella quale gli strumenti melodici vengono utilizzati anche in funzione percussiva per dare un ulteriore impulso alla musica. In particolare, il geniale utilizzo del bandoneon – che a volte assume i connotati di una voce solista, per poi tornare a ricoprire una funzione prettamente ritmica – garantisce la sussistenza di quella che viene giustamente definita da molti “anima del tango”.
L’evocativa vena melodica, le ardite architetture armoniche e le complesse strutture ritmiche appaiono evidenti come elementi del tango anche a chi non conosce bene questo fascinoso genere musicale. Una fantasia melodica straordinariamente ricca consente a Palmeri di far coesistere le sfumature proprie del tango con le caratteristiche di ogni parte della messa.