Il programma
L’intento di questo programma è quello di ripercorrere i diversi ritmi, canti e danze tradizionali dell’America evidenziando la chiara influenza africana che ha arricchito questo sincretismo tra Vecchio e Nuovo Mondo
Dopo l’arrivo di Colombo in terre americane, le grandi potenze europee iniziarono a creare insediamenti in tutto il territorio del “Nuovo Mondo”. Gran parte dei vantaggi economici erano legati alla creazione di piantagioni, per esempio di canna da zucchero (soprattutto con la penetrazione portoghese in Brasile), e alla estrazione di minerali. In ogni caso, entrambi le attività richiedevano l'uso di grandi quantità di manodopera. Gli indios americani non avevano i requisiti fisici necessari per svolgere i lavori più pesanti e d’altronde, si trattava di una popolazione decimata da violenze ed epidemie (come quella del vaiolo che raggiunse un tasso di mortalità dell’80-90%)
Gli schiavi africani erano decisamente più adatti, dal punto di vista fisico, a sopportare il lavoro forzato, perciò prima i portoghesi e poi gli spagnoli, se li procurarono per mandarli nelle colonie americane, dando inizio alla più grande tratta di schiavi della storia. Questa deportazione senza precedenti diede origine, nelle Americhe, a vere e proprie economie basate sullo schiavismo, dal Vicereame del Perù fino alle colonie di America del Nord.
La maggior parte degli schiavi africani proveniva dall'Africa subsahariana. Per loro, la musica e la danza sono quasi sempre elementi centrali e fondamentali della cultura dei popoli, e sono dotati di grande valore sociale e religioso. Il trattamento di musica e danza come forme di arte separate è un'idea europea; le lingue africane hanno molte parole che comprendono entrambi i campi semantici di questi concetti. Per esempio, in Kiswahili la parola ngoma può essere tradotta come "tamburo", "danza", "danza religiosa", "danza celebrativa" o "musica", in funzione del contesto della frase. Perciò, quando si parla di musica, ritmo e danza si parla di un’unica cosa.
Ciò che ritroveremo sempre in ogni variante musicale, a prescindere dallo scopo per cui viene prodotta, è la caratteristica poliritmia, la capacità cioè di sviluppare contemporaneamente diversi ritmi e di mantenerli in modo costante ed uniforme, senza che uno prevarichi su di un altro. Questa complessità ritmica si è di fatto trasferita a molte espressioni musicali dei paesi dell'America.
Un’altra caratteristica importante della musica tradizionale africana è che questa si trasmette in genere oralmente, tutto viene creato e comunicato direttamente ed è per questo che un aspetto importantissimo è dato dall'improvvisazione.