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La prima parte del concerto è dedicata ai madrigali di Monteverdi pubblicati in vita. Dal primo al ottavo, i libri di madrigali di Monteverdi inglobano più di mezzo secolo di poesia in musica e mettono in evidenzia l’evoluzione di questo nuovo stile compositivo, definito come seconda pratica.
Un’improvvisazione che risponde come una “risonanza” del luogo all’evento, basata sull’ascolto e l’elaborazione in tempo reale dei suoni registrati durante il concerto, dei suoni dell’ambiente e di quelli prodotti dal pubblico, da inizio alla seconda parte del programma.
La parte elettronica comincia con gli applausi conclusivi della prima parte: inizialmente il pubblico ascolta il suono dei proprie applausi "riflesso" dal sistema di riproduzione sonora. In seguito, attraverso vari procedimenti, essi vengono trasformati in altri suoni, dando inizio allo sviluppo della Risonanza, un'immersione nei suoni del passato guitdata dai movimenti della danza contemporanea
Con l’opera intitolata “Sonorità antiche, nuove risonanze” intendiamo approfondire il nostro lavoro intorno alla figura di Claudio Monteverdi, ponendo in particolare evidenza il suo ruolo di innovatore del linguaggio scenico e musicale.
In questo senso, ci è sembrato di grande interesse mettere a confronto la produzione di Monteverdi con alcuni mezzi espressivi della nostra epoca che, per analogia, consideriamo particolarmente innovativi. Ci proponiamo in tal modo di rivelare legami nascosti tra mondi apparentemente lontani nel tempo e nello spazio.